


La cittÃ
CONVERSANO
CONVERSANO a 219 m s.l.m. a trenta km sud est da Bari, a sette km dalle acque dell'Adriatico. Posta in una posizione strategica ha rappresentato fin dall'antichità un punto nevralgico per il dominio della zona. Oggi si pone come meta del turismo culturale accogliendo i visitatori tra i suoi numerosi monumenti, il suo museo archeologico, la Pinacoteca, il Castello, la Cattedrale in stile romanico - pugliese, Il monastero di S. Benedetto con i suo caratteristico campanile con il tetto maiolicato, gli scorci del centro storico. Clima mite, prodotti artigianali, trattorie tipiche ne fanno una meta estiva molto frequentata.
L'economia locale è basata su di una fervida attività artigianale ed agricola, oltre a vari imprenditori locali che hanno creato nuove possibilità economiche in svariati settori. L'agricoltura offre prodotti unici come le pregiate ciliege qualità "ferrovia", le mandorle e le olive oltre all'uva, prodotti che vengono esportata in tutta Europa. Le lavorazioni artigiane abbracciano svariati settori come quello vinicolo, quello oleario, quello conserviero, quello metalmeccanico ecc.
I numerosi ritrovamenti archeologici dagli anni cinquanta in poi hanno restituito il volto di una cittadina attiva fin dalla preistoria, con gli insediamenti nelle immediate vicinanze delle doline che costellano il territorio, fino a quelli di epoca classica di cui numerosi reperti sono esposti nelle teche del museo civico (oggi in restauro). Presente sulla Tabula Peuntigeriana con il nome Norve, fu un antichissime sede vescovile e dall'XI al XIX secolo sede comitale. Il tessuto urbano del centro storico restituisce una chiara lettura delle varie epoche che si sono succedute nel corso dei secoli.
Il territorio è costellato di doline carsiche chiamate "laghi" dai conversanesi per la loro peculiarità geologica di conservare l'acqua piovana e diventare dei veri e propri laghetti, alcuni attivi anche in estate. Masserie, Cappelle rurali, Cippi miliari e varie altre testimonianze storiche si ritrovano nelle campagne conversanesi.
La città vanta due bande musicali storiche, fra le più note della Puglia.

L'esperienza dell'Archeoclub
Archeoclub d'Italia sezione di Conversano
Nel 2007 insieme ad un gruppo di amici aprimmo una sezione distaccata dell'Archeoclub di Conversano, presentando alla città una serie di iniziative il cui intento era quello di sviluppare turisticamente e culturalmente la città ed il territorio di Conversano.
Furono programmati una serie di incontri a tema aperti alla cittadinanza, di carattere divulgativo, che avevano lo scopo di far conoscere le iniziative della nostra associazione culturale. La nostra attività culminò nel 2009 con un Primo convegno Sulle "Tecnologie applicate alla valorizzazione dei Beni Culturali" organizzato dalla sede conversanese in colaborazione della sede di Rutigliano e di Altamura.
Al Convegno intervennero l'ing. Nicola Maiellaro (ITC-CNR) che mostrò le potenzialità del Web Gis, l'allora presidente nazionale dell'Archeoclub d'Italia Clelia Arduini, l'Architetto Mino Mincarone che presentò una nuova lettura del Castello di Conversano, mediante l'uso dei fotopiani, tracciando un parallelismo con il castello di Carinola (CE); l'archeologo Gianfranco Ruffo che presentava le potenzialità dei tour virtuali, delle ricostruzioni in 3d, dei fotopiani, e del restauro virtuale quali completamento e supporto dei Web Gis; fu presentata la piattaforma di Open Street Map da parte dell'esperto informatico Francesco De Virgilio.
Fu infine offerta la possibilità ad un neo laureato A. Nardomarino di presentare la sua tesi di laurea sull'Ipogeo altomedievale celato sotto la Cattedrale di Converano, nello spirito di presentare le nuove leve al territorio. Il Convegno presentò in maniera preponderante l'attività che l'associazione si prefiggeva, anche perchè nel frattempo si stava finalizzando una convenzione con La Soprintendenza ai Beni Archeologici della Puglia e l'Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Conversano, inerente alla gestione delle Aree archeologiche della città e del territorio, alla gestione del Museo Civico ed alla realizzazione di percorsi che avrebbero portato ad una serie di iniziative legate al turismo archeologico. Fu costruito un sito su cui furono rifotagrafati e georeferenziati tutti i Beni architettonici ed archeologici del territorio, in coerenza ai principi del volontariato e grazie all'aiuto dei soci e degli attivisti dell'associazione. Nel 2010 dopo innumerevoli promesse a fatte all'associazione e mai mantenute , l'interesse dei soci è man mano scemato in quanto l'attività culturale da noi proposta non trovava un supporto reale, e nel frattempo le nostre esperienze venivano incamerate e, per usare un termine informatico, copiate ed incollate in attività di altre forme ufficiali ed associative. Pertanto per evitare che altre idee, frutto del paziente lavoro di un gruppo di persone e menti, andassero perdute, è stata decisa la chiusura dell'Associazione.
Personalmente non volevo che andasse perduto il lavoro svolto , pertanto ho deciso di ripubblicarlo sul web con la speranza di restituire in questo modo un minimo di paternità a coloro che per tre lunghi anni hanno lavorato, sperato e sofferto con me.
Ringrazio soprattutto:
Michele Aldini (ex segretario e mio braccio destro e sinistro)
Piero Lattarulo (ex Consigliere e soprattutto guida escursionistica a cui devo alcuni dei percorsi ideati nel territorio di Conversano)
prof. Massimiliano Demata (primo Vicepresidente)​
prof. Andrea Fanelli (curatore del gruppo giovani);​
dott.ssa Lorella Lamanna (Archeologa), prof.ssa Marisa Clori (Storica); Francesco Contegiacomo (Consigliere); dott. Rosanna Liuzzi (Consulente fiscale), Nico Vitto (insostituibile consigliere) e tutti​ coloro che hanno dato una mano in quegli anni.
Grazie
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